Appalti/2. Commissione Ambiente, freno alle deroghe per il G7 nel decreto Sud

L’articolo 7, che porta la prima grande deroga al Codice, va ritoccato con l’obiettivo di rispondere alle richieste del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone

Limitare al massimo la portata della deroga per gli appalti del G7 di Taormina. È la richiesta che la commissione Ambiente della Camera ha avanzato nel suo parere sulle possibili modifiche alla legge di conversione del decreto Sud, in discussione a Montecitorio. L’articolo 7, che porta la prima grande deroga al Codice contenuto al Dlgs n. 50 del 2016, va ritoccato, con l’obiettivo di rispondere alle richieste del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone: quindi, ridurre il perimetro delle deroghe e, allo stesso tempo, garantire la massima trasparenza possibile alle procedure eccezionali.

Il problema – va ricordato – era stato sollevato proprio da Cantone nei giorni scorsi. Nel decreto approvato a fine dicembre, infatti, si attiva una procedura speciale che consente di assegnare gli appalti senza gara “per ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili dall’amministrazione aggiudicatrice”. Una scelta dettata dalla necessità. “Il G7 si terrà a maggio – aveva spiegato -. So che siamo a gennaio e dal punto di vista delle infrastrutture non mi risulta sia stato fatto ancora nulla». Dunque, con i tempi così stretti, queste procedure si rendono in qualche modo indispensabili. Al presidente Anac, però, non piace la portata della deroga che innesca una “procedura ipereccezionale”, in carenza di una motivazione specifica e che “anche in italiano si fa fatica a comprendere”. Le gare possono, infatti, essere dribblate senza “senza limiti di importo, con la richiesta di solo 5 preventivi senza alcuna indicazione di come dovranno essere richiesti”.

Sulla questione, allora, è intervenuta la commissione Ambiente nel parere appena licenziato sul decreto. Allineandosi alle indicazioni del presidente Anac. All’articolo 7, secondo i deputati, bisogna specificare che il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando dovrebbe essere limitato a “eventi strettamente funzionali alla presidenza italiana del G7 nel 2017”. Quindi, le deroghe potranno esserci ma dovranno avere un perimetro molto definito, per evitare abusi. Ma non solo: la trasparenza va rafforzata al massimo, anche in caso di procedure eccezionali. Quindi, “nel ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara per gli eventi funzionali alla presidenza italiana del G7 nel 2017”, Montecitorio chiede che “sia assicurata la necessaria pubblicità in tutte le fasi della procedura”.

E non si tratta dell’unica richiesta avanzata dalla commissione. L’altro punto importante riguarda il nuovo commissario nazionale che avrà il compito di affrontare l’emergenza della depurazione delle acque. Per i deputati, gli oneri legati alla redazione dei progetti non dovranno essere caricati dal commissario sulla finanza pubblica. Quindi, le strade messe a disposizione dal decreto per realizzare gli elaborati, come le convenzioni con società in house dello Stato, dovranno essere percorse scaricando i relativi costi sui quadri economici degli interventi da realizzare.