Ferrovie: approvato un lotto della Catania-Palermo (415 milioni), bando in vista

Maurizio Gentile, Ad di Rfi (Gruppo Fs), ha firmato in qualità di commissario Sblocca Italia (art. 1 c. 1 del decreto legge 133/2014 convertito) l’ordinanza n. 28 con la quale si approva il progetto definitivo del tratto Bicocca-Catenanuova sulla ferrovia Catania-Palermo.
L’opera vale 415 milioni di euro, e visto che i soldi ci sono, è previsto (e ammesso dal Codice appalti) l’appalto integrato, e infine non serve la registrazione della Corte dei Conti sulle ordinanze del Commissario, ebbene Italferr (per conto di Rfi) sta già lavorando al bando di gara. L’avviso per progettazione esecutiva e lavori dovrebbe uscire in Gazzetta Ufficiale nel giro di 10-15 giorni.

Le ordinanze del Commissario Sblocca Italia per Napoli-Bari e Messina-Catania-Palermo, come noto, hanno lo stesso valore e gli stessi “poteri” del Cipe per le grandi opere. Anzi, ancora di più, perché la stessa Corte dei Conti ha certificato che non serve la “registrazione” dei giudici contabili (come invece per le delibere Cipe) , e dunque l’ordinanza è subito operativa.

Questo lotto sconta un certo ritardo rispetto alla tabella di marcia: il progetto preliminare è stato approvato dal Commissario con ordinanza n. 9 del 14/4/2015, e in base allo Sblocca Italia – come ricordato da un comunicato Rfi del 5 agosto 2015 – entro il 2016 dovevano essere avviati i cantieri per le opere principali (con bando dunque nel corso del 2016).

In realtà, come si evince dall’ordinanza 28/2017, l’iter progettuale e approvativo è stato più complesso del previsto. Il progetto definitivo è stato inviato da Italferr al commissario il 29 aprile 2016, un anno dopo l’approvazione del preliminare; la conferenza di servizi (consultiva) è stata indetta dal Commissario il 12 maggio 2016, ma solo il 13 dicembre scorso il ministero dell’Ambiente ha emanato il parere Via, e la Regione Siciliana ha espresso parere positivo all’intervento il 9 dicembre. Il Mibact si era invece espresso il 28 luglio precedente. Pareri sono stati raccolti anche dalla Città metropolitana di Catania e dai quattro Comuni interessati (Catania, Centuripe, Motta Santa Anastasia, Catenanuova), da Anas, società Interporti siciliani, Enac, Sac Aeroporto di Catania, Consorzio di bonifica 9 Catania, Enel Distribuzione Spa, Snam Rete Gas, Gas Natural distribuzione Italia, Terna, Telecom Italia, Acque Sud Srl.

L’OPERA
L’intervento ha un costo complessivo di 415 milioni di euro («limite di spesa» indicato nell’ordinanza), e consiste nel raddoppio della linea ferroviaria Catania-Enna-Palermo nella tratta tra le stazioni di Bicocca (inclusa) e Catenanuova (inclusa), circa 38 km con interventi in larga parte per la realizzione di un secondo binario in stretto affiancamento a quello esistente, e minore misura mediante la realizzazione di varianti fuori sede a doppio binario.
La velocità di progetto dei treni sarà di 160 km/h, con raggio minimo 1.270 metri, pendenza massima 12 per mille, solo 100 metri in galleria e 1,15 km in viadotto.

I COSTI
L’ordinanza precisa che il costo complessivo di 415 milioni è composto di costo delle lavorazioni per 210,7 milioni, oneri di sicurezza di 11,4 mln., somme a disposizione per 182,2 milioni, e costo delle prescrizioni (recepite e allegate alla delibera su richiesta di vari enti) per 10,7 milioni (6,2 mln per prescrizioni del Min. Ambiente e 4,5 mln per prescrizioni chieste da vari enti in conferenza di servizi).
Nelle somme a disposizione troviamo 12,8 milioni per la progettazione, 2,1 per «opere di ristoro socio-ambientale», 167,3 milioni per «opere connesse» (i particolare: direzione lavori 13,5 milioni, acquisizione aree per 25 mln, costo di materiali e forniture Rfi 45,4 milioni, appalti tecnologici per 23 milioni, imprevisti 22 mln).

COPERTURA FINANZIARIA
La copertura finanziaria è garantita dal Contratto di programma 2012-2016, 803 milioni di euro da dividere con la tratta successiva, la Catenanuova-Raddusa Aggira (342 milioni). Per la prima tratta, la Bicocca-Motta-Catenanuova, come si diceva, uscirà a brevissimo il bando di gara ad appalto integrato. La seconda tratta è invece soggetta a project review, e il progetto così come lo conosciamo (raddoppio – in sede o fuori – per tratte successive) subirà modifiche: Rfi, d’intesa con il Mit, procedrà prima all’upgrading tecnologico di un binario unico su tratte più ampie, per poi procedere al raddoppio (ma di questo Rfi non è ancora pronta a riferire in dettaglio).

PRESCRIZIONI
All’ordinanza sono allegate le prescrizioni e le compensazioni ambientali, da recepire nella progettazione esecutiva comunque entro il limite massimo di spesa di 415 milioni.

PDFOrdinanza