Pedemontana, il Veneto riesce a evitare la super-tassa per trovare i 300 milioni

Arriverà con un mutuo il contributo pubblico aggiuntivo che fa quadrare il Pef – «L’opera sarà finita in tre anni»

 

Pedemontana Veneta, Luca Zaia cancella l’addizionale Irpef. Il governatore della Regione l’ha annunciato il 16 maggio al termine della giunta che ha approvato lo schema di contratto con il concessionario Sis. Prima della firma con Sis, la concessionaria che deve realizzare l’opera, la Regione Veneto attende il pronunciamento di Corte dei conti e Anac, enti ai quali ha inviato lo schema di contratto. La firma è comunque prevista entro la pausa estiva.
Come ha spiegato la stampa locale l’eliminazione dell’addizionale Irpef dipende dal fatto che la Regione contrarrà un mutuo trentennale non più di 300 milioni di euro in una soluzione unica, cosa che non poteva fare non avendo una simile possibilità di indebitamento, ma distinto in due tranches di 140 milioni nel 2018 e 160 nel 2019.

Queste cifre non fanno scattare le regole del fiscal compact che prevedono in questi casi una garanzia di importo pari o analogo (220 milioni) alla cifra indicata. Soldi che potevano arrivare da Roma (che aveva detto no) o dall’Irpef, scelta fatta due mesi fa. Ora lo spacchettamento del mutuo costerà 15 milioni di euro aggiuntivi alla famiglia Dogliani, capofila del Consorzio costruttore dell’opera.
«Anche la questione relativa all’Iva è stata definita – ha sottolineato il governatore Luca Zaia – grazie a una proficua interlocuzione con l’Agenzia delle entrate». L’imposta sarà del 22% sia per quanto riguarda il canone di disponibilità, sia i ricavi da pedaggio.

Per quanto riguarda il pedaggio, l’Iva sulle tariffe per chilometro dichiarate fin dall’inizio non sarà a carico dell’utente.

«Eravamo stati chiari – ha precisato Zaia – al momento di prospettare la possibilità di introdurre l’addizionale Irpef, che si trattava di un’ipotesi assolutamente precauzionale, un atteggiamento prudente che le polemiche gratuite hanno oscurato».

Quanto ai tempi di chiusura dei cantieri, Zaia ha spiegato che «la più grande opera pubblica in costruzione in Italia potrà essere conclusa entro i prossimi tre anni, grazie alla soluzione che è stata individuata e che è frutto dell’ottimo lavoro svolto dalla task force costituita all’inizio di quest’anno, composta da tecnici dell’amministrazione e vari esperti giuridici che hanno indicato la strada da seguire nell’interesse del Veneto e dei veneti».