I lavori ferroviari sbancano il mercato dei lavori pubblici del 2017: le opere per il trasporto su ferro conquistano a il primo posto nella graduatoria per enti appaltanti davanti alle amministrazioni comunali. Secondo i dati forniti dall’osservatorio Cresme Europa Servizi, le Ferrovie hanno promosso lo scorso anno 235 bandi per un importo di 5,955 miliardi. Rispetto al 2016 il numero cresce del 62% e il valore del 250 per cento.

Il mercato delle opere pubbliche registra 18.688 bandi per 23,931 miliardi, pari a un incremento dell’11,3% per la quantità di gare e del 27,6% per gli importi a base d’asta.
Stazioni appaltanti
Anche molte altre stazioni appaltanti hanno migliorato il risultato del 2016. I comuni hanno promosso 11.103 gare (+8,9%) per 5,471 miliardi (+21,2%), le amministrazioni provinciali hanno spinto sull’acceleratore con 1.498 appalti (+59,7%) per 1,099 miliardi (+35,8%), l’edilizia sanitaria è tornata protagonista con 641 procedure (+24,5%) per 1,439 miliardi. In rialzo anche l’edilizia abitativa con 404 avvisi (+17,4%) per 383 milioni (+34%) e le amministrazioni regionali con 324 opere (+30%) per 319 milioni (+17%).

Invece le aziende speciali che crescono per il numero (1.441 bandi, +9,3%) ma non per i valori (2,972 miliardi, -3%) e dall’Anas, che pur avendo pubblicato una raffica di bandi (di cui molti per accordo quadro) soprattutto nella parte finale dell’anno, chiudono con un calo del 28% per il numero di gare (474) e dell’11% per gli importi dei lavori (1,996 miliardi).

Con l’approvazione del Contratto di programma 2016-2020, registrato dalla Corte dei Conti il 1° dicembre, e perfezionato con il decreto Delrio-Padoan di fine anno, a dicembre la società strade ha pubblicato 51 bandi di gara per oltre 150 lotti e un valore complessivo di 1.008 miliardi, di cui 872 milioni per appalti di lavori e 136 milioni per servizi di ingegneria.

Tra le regioni troviamo:

  • Lombardia conquista il primo posto con 3.885 gare (+21,4%) per 3,494 miliardi (+16,7%). Seguono il Piemonte con 1.589 gare (+18%) per 2 miliardi (+64%), la Toscana con 1.333 procedure (+10%) per 1,731 miliardi), l’Emilia Romagna con 1.328 bandi (+23,9%) per 1,567 miliardi (-24%), il Veneto con 1.511 avvisi (+14,6%) per 1,482 miliardi (+7,1%). Segni entrambi negativi invece per la Campania con 1.142 appalti (-8,2%) per 1,331 miliardi (-29,7%) e per la Calabria con 759 gare (-12,1%) per 432 milioni (-33%).

Appalti maggiori
Il bando dell’anno porta la firma dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana che ha pubblicato la gara da 430 milioni per la costruzione del Polo ospedaliero universitario Nuovo Santa Chiara di Cisanello, a Pisa.
A seguire i quattro lotti Rfi (con sistema di qualificazione) per lavori e forniture per la realizzazione di un programma d’interventi di rinnovo, manutenzione straordinaria all’armamento ferroviario sull’intera rete nazionale per un totale di 1,64 miliardi e il bando Cociv da 380 milioni per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle opere civili e di linea della Tratta Av/Ac Terzo Valico dei Giovi, lotto di interconnessione di Voltri e completamento Polcevera.

Il Cociv ha inoltre promosso altre tre maxiopere: gli interventi dalla pk 7+914,00 alla pk 12+673,50 lotto Cravasco (251 milioni), dalla pk 12+673,50 alla pk 16+275,50 lotto Castagnola (216 milioni) e dalla pk 19+700,00 alla pk 27+455 lotto Valico (Radimero) per 212 milioni. Tra i bandi di soli lavori va segnalato infine l’avviso da 113 milioni per le opere di costruzione del centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica della Fondazione Rimed a Carini (Palermo).