Appalti, Correttivo finalmente in Gazzetta: pubblicazione sul numero in uscita stasera

Approdato al Poligrafico il testo del decreto legislativo approvato dal Governo lo scorso 13 aprile

 

A tre settimane dall’approvazione finale in Consiglio dei ministri il decreto Correttivo del nuovo codice appalti è pronto a sbarcare sulla Gazzetta Ufficiale. A meno di imprevisti dell’ultimo minuto il Dlgs atteso da giorni al traguardo finale sarà pubblicato questa sera, dunque sulla Gazzetta numero 103 del 5 maggio 2017.

La pubblicazione in Gazzetta determina l’entrata in vigore delle 441 modifiche apportate al codice varato un anno fa, stabilendo la prima data di rilievo per le stazioni appaltanti alle prese con la stesura di un bando.

Se le anticipazioni verranno rispettate, le correzioni al Dlgs 50/2016 diventeranno operative dal 20 maggio e dunque si applicheranno ai bandi pubblicati dopo questa data. Il decreto infatti, nel testo circolato dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, prevede una «vacatio» di 15 giorni per l’entrata in vigore: un periodo-cuscinetto utile alle amministrazioni per prendere registrare le novità evitando di rimanere spiazzate come accaduto con la riforma varata l’anno scorso, quando il governo decise di non stabilire un periodo transitorio per l’entrata in vigore del nuovo codice. A questo proposito va anche detto che – a parte i 15 giorni di vacatio – la maggior parte delle correzioni del imposte sul testo del Dlgs 50 non porta con sè un chiarimento sulla sua entrata in vigore. Potrebbe quindi determinarsi in qualche caso il rischio di difficoltà di interpretazione da parte delle amministrazioni, soprattutto nei casi di gare bandite prima dell’entrata in vigore del Correttivo che a un certo punto della procedura incontrano sulla strada una norma modificata dal decreto a questo punto entrato in vigore.

L’altra data di rilievo immediatamente decifrabile con la pubblicazione del Correttivo sarà quella relativa alla “sanatoria” dei vecchi progetti definitivi. Le stazioni appaltanti che hanno tenuto nei propri cassetti un progetto approvato prima del 19 aprile 2016, senza aver avuto modo di mandarne in gara lo sviluppo fino allo stadio esecutivo, potranno metterlo in gara senza incorrere nel divieto di appalto integrato fino al 20 maggio 2018. Il decreto correttivo stabilisce infatti che il divieto di appalto integrato «non si applica per le opere i cui progetti definitivi risultino definitivamente approvati dall’organo competente alla data di entrata in vigore del presente codice», dunque il 19 aprile 2016, «con pubblicazione del bando entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione»: il 20 magggio 2018 se il Correttivo ucirà, come previsto, sulla Gazzetta Ufficiale n. 102 con la data di oggi.