Terremoto/2. Al via le iscrizioni all’Anagrafe Antimafia per le imprese che vogliono lavorare nel cratere

La struttura di missione del Viminale ha definito moduli e istruzioni per l’iscrizione necessaria per svolgere lavori, servizi e forniture nei comuni del cratere.

La “macchina” della ricostruzione comincia a mettersi in moto. Dopo l’ordinanza sulle riparazioni “veloci” degli edifici (residenziali e non) varata dal commissario alla ricostruzione Vasco Errani il 17 novembre (leggi l’ordinanza a questo link), arrivano anche le istruzioni per le imprese che intendono concorrere all’affidamento dei lavori.
La struttura di missione presso il ministero dell’Interno – appositamente creata e prevista dall’articolo 30 del decreto legge terremoto (n.189/2016, attualmente in conversione in legge alla Camera in seconda lettura), ha diffuso le istruzioni da seguire per chiedere l’iscrizione all'”Anagrafe antimafia degli esecutori”, gestita dalla struttura di missione del Viminale.

La richiesta di iscrizione all’Anagrafe è necessaria per svolgere i lavori di riparazione degli edifici lievemente danneggiati. Più precisamente, come prevede l’articolo 8 del decreto terremoto, per «interventi di immediata esecuzione» possono essere affidati alle imprese che, in alternativa, siano in uno dei due seguenti casi:
1) hanno presentato la domanda di iscrizione nell’Anagrafe antimafia degli esecutori (articolo 30, comma 6, lettera a) del Dl 189/2016);
2) hanno prodotto l’autocertificazione di cui all’articolo 89 del codice antimafia (Dlgs 159/2011) .

Fatta eccezione per le riparazioni “veloci” degli edifici con pochi danni, per partecipare alla ricostruzione a qualunque titolo e per qualsiasi attività, pubblica o privata, di qualsiasi importo, all’interno dei comuni elencati dal decreto, le imprese devono ottenere l’iscrizione all’Anagrafe (non solo chiederla). Iscrizione che – come prescrive il comma 6 dell’articolo 30 del decreto terremoto (che richiama l’articolo 90 del codice Antimafia) – avverrà solo a valle dell’esito positivo della valutazione operata dalla struttura del Viminale.

Per chiedere l’iscrizione è necessario compilare i moduli – forniti dalla struttura di missione (scaricabili a questo link) – con le informazioni indicate dal comma 8 dell’articolo 30 del decreto terremoto.
I moduli vanno inviati alla casella di posta elettronica certificata “[email protected]” oppure potranno essere consegnati su carta alla prefettura del luogo di residenza del richiedente.